“Ieri, al porto di Lampedusa, è stato scongiurato il peggio solo grazie all’immediato e tempestivo intervento dei Finanzieri ATPI, che sono riusciti a contenere le centinaia di migranti che tentavano di sfondare il cordone di sicurezza.

La carica di alleggerimento, operata dai militari della GdF, ha consentito di evitare che la situazione degenerasse ulteriormente, consentendo il ripristino delle regolari attività del centro di accoglienza senza alcun ulteriore disordine.

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Quale sindacato dei Finanzieri siamo seriamente preoccupati per la salute e le condizioni lavorative dei colleghi chiamati a garantire l’ordine e la sicurezza all’interno, e non solo, dei centri di accoglienza e degli hotspot nazionali, che a fronte di una capacità ricettiva di poche decine di migranti ne ospitano spesso migliaia, fino ad arrivare al collasso gestionale dell’isola di Lampedusa.

Chiediamo maggiori tutele per il personale impiegato in contesti altamente pericolosi, e sollecitiamo interventi e soluzioni al riguardo. Riteniamo, inoltre, che la salute di tutti gli operatori di polizia debba essere adeguatamente garantita sempre!

Le precarie condizioni igienico/sanitarie e le ricadute negative anche sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, non possono e non devono essere elementi residuali per la valutazione dell’impiego del personale.

L'ondata degli sbarchi ha triplicato lo sforzo dei colleghi, mettendoli a dura prova e costringendoli a lavorare con turni stressanti ed in condizioni sempre al limite. Di fatto, con lo stesso personale con il quale si affrontano gli sbarchi ordinari vengono gestiti anche quelli straordinari”. Lo dichiara, in una nota, Vincenzo Piscozzo, Segretario Generale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF) unitamente al Segretario Regionale USIF Sicilia, Michele Lauro.