USIF auspica che la giornata del 1° maggio rappresenti un momento di riflessione e presa di coscienza da parte del Governo circa le legittime aspettative di tutto il personale del Comparto

In occasione della Festa dei lavoratori, l’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF), con lettera aperta, lancia un appello al Governo e alla politica affinché vengano tutelati anche i diritti e le giuste rivendicazioni delle donne e degli uomini in divisa.

L’ormai consolidata prassi di procedere solo a posteriori al rinnovo contrattuale, rende vani gli aumenti e inadeguate le risorse finanziarie, non congrue a colmare la perdita del potere d’acquisto degli stipendi accumulatasi nel corso degli anni.

Esistono primarie necessità economiche ed altre di diversa natura che richiedono la dovuta attenzione, proprio il contratto di lavoro risulta essere lo strumento fondamentale per garantire le migliori condizioni retributive e dei diritti più in generale.

L’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF), a nome di tutto il personale della Guardia di Finanza, ritiene che tra le priorità del Governo dovranno essere necessariamente affrontate, anche in sede di rinnovo contrattuale, le seguenti e non ulteriormente procrastinabili tematiche:

  • ulteriori ed appropriate risorse economiche per il finanziamento del rinnovo del Contratto di Lavoro 2022–2024 volte a salvaguardare il potere d’acquisto degli stipendi (quelle attualmente appostate risultano essere pari a poco più di un terzo dell’inflazione degli stessi anni di riferimento), in modo da “rinvigorire” il trattamento economico fondamentale;
  • stanziamento di fondi ad hoc per garantire al personale il pieno riconoscimento della retribuzione delle ore di straordinario. Tali ulteriori risorse economiche non dovranno gravare sui fondi destinati alla contrattazione collettiva;
  • adeguamento dell’importo relativo al compenso per prestazioni orarie aggiuntive “straordinario”;
  • liquidazione del compenso per lavoro straordinario concernente le “ore tagliate” non recuperate e non retribuite anche in assenza del diniego di recupero ore/riposo compensativo, in analogia a quanto avviene nella Polizia di Stato;
  • interventi di defiscalizzazione delle indennità accessorie (già previsto nell’addendum al contratto triennio 2019/2021);
  • finanziamento per l’ampliamento dell’indennità per attività ispettiva tributaria (art. 49 - rinnovo contrattuale Forze di Polizia Militari, D.P.R. 57/2022) a tutti i servizi di polizia economico-finanziaria e non solo all’attività tributaria;
  • previsione normativa e relativo finanziamento, al fine di corrispondere l’indennità per attività di controllo del territorio anche ai militari della Guardia di Finanza, di entrambi i contingenti, che espletano la medesima tipologia di servizio dei colleghi dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato, anche in considerazione delle recenti disposizioni per il servizio di pubblica utilità “117”;
  • rideterminazione del valore economico nominale del buono pasto (fermo a € 7 dal 2009), con l’ulteriore previsione della rivalutazione annua dello stesso, attraverso un meccanismo legato all’indicizzazione dell’inflazione;
  • individuazione e finanziamento di un istituto di previdenza dedicata che consenta di limitare gli effetti negativi del sistema contributivo che di anno in anno determina una sempre maggiore penalizzazione per il personale del Comparto;
  • istituzione di un’indennità di “cambio turno”, volta a responsabilizzare maggiormente gli ordinatori del servizio e lenire i disagi derivanti dal cambiamento del turno lavorativo già programmato, anche nella circostanza di revoca o rientro in servizio di riposi/licenza già autorizzati;
  • valorizzare adeguatamente la specificità ed il lavoro del personale del Comparto, anche attraverso l’introduzione di appositi incentivi economici;
  • ammissione e riconoscimento del ricongiungimento familiare anche tra appartenenti alle diverse Amministrazioni del Comparto Sicurezza e Difesa;
  • recepimento della normativa relativa alla concessione dei benefici previsti in materia di sostegno alla famiglia, compenso pari all’80% della retribuzione per il periodo successivo ai 45 giorni di congedo parentale, fino al raggiungimento del secondo mese fruibile;
  • estensione del beneficio dell’istituto del congedo e riposo solidale per assistere i figli anche maggiorenni e il coniuge che, per particolari condizioni di salute, necessitano di cure costanti (già previsto nell’addendum al contratto triennio 2019-2021).

Per tutti questi motivi e non solo, l’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF) auspica che la giornata del 1° maggio rappresenti un momento di riflessione e presa di coscienza da parte del Governo affinché vengano affrontare le legittime e giuste rivendicazioni di tutto il personale del Comparto Sicurezza e Difesa che, ricordiamo, tutti i giorni garantisce la legalità e la sicurezza del Paese senza mai sottrarsi ai propri doveri!

Roma, 01 maggio 2024.

USIF . . . il Sindacato dei finanzieri!

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