I sindacati militari Usif, Sinafi e Silf, chiedono un incontro con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.

“Come appartenenti alla Guardia di Finanza ci troviamo a vivere un  momento storico che vede da un lato concretizzarsi un processo di cambiamento epocale nel nostro mondo lavorativo a seguito dell’inserimento, nell’ordinamento giuridico, delle Organizzazioni Sindacali Militari e, dall’altro, un contratto di lavoro già scaduto da circa undici mesi e verso il quale il personale nutre forti aspettative economiche ed innovazioni legislative”, si legge nella lettera inviata al Ministro.

“Abbiamo, recentemente, ascoltato con favore le parole pronunciate pubblicamente dal Presidente del Consiglio in carica - prosegue la missiva - circa l’importanza del dialogo con le parti sociali e siamo rimasti favorevolmente colpiti da questo primo approccio mostrato verso chi rappresenta i lavoratori, al quale, ovviamente, dovranno seguire fatti concreti.

Per queste ragioni, in coerenza con gli intenti mostrati, riteniamo doveroso e dignitoso, senza voler entrare nel dettaglio delle tante questioni che oggi sarebbe necessario porre su un tavolo di confronto con l’Autorità Politica di riferimento, che Ella Signor Ministro riceva al più presto le scriventi OO.SS. che oggi, seppur in assenza di misurazione della rappresentatività, possono affermare senza alcun dubbio di rappresentare una significativa fetta di appartenenti alla Guardia di Finanza e di essere attori protagonisti di questo delicato ed importante processo di evoluzione democratica delle funzioni rappresentative”. 

Lo comunica in una nota la Segretaria Generale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF).

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